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Febbraio 17, 2025L’agricoltura biologica in Italia rappresenta una parte importante della superficie agricola coltivata, vantando conoscenza storica di processo produttivo e alta qualità delle produzioni agricole. Continua in questo settore il processo di crescita, grazie anche all’impiego di mezzi e strumenti messi a disposizione dalla ricerca, utili alla difesa del prodotto e dell’ambiente. Segue questo trend di crescita anche la coltivazione biologica degli agrumi della Calabria che con il suo 36,3% spicca come seconda regione in Italia per superficie agricola destinata al biologico.
In Calabria è La Piana di Sibari l’areale più idoneo alla produzione di agrumi grazie a un microclima particolarmente adatto. Si inserisce in questo contesto la coltivazione biologica della OP Carpe Naturam, una organizzazione di produttori di frutta e verdura biologica che nasce nel 2006 dall’unione di aziende agricole storiche operanti sul territorio dal 1992, specializzate nella coltivazione con il metodo biologico.
Negli anni la OP è cresciuta fino a disporre di circa 1000 ettari aggregando alcune realtà produttive del biologico di Sicilia e Puglia. I soci produttori sono presenti nel mondo della produzione agricola da oltre trent’anni. Nel 2010 è stata approvata per la OP la certificazione Demeter: non solo produzione biologica quindi ma anche biodinamica.
“Elementi prioritari della nostra OP sono: tutela della qualità ambientale e tutela e miglioramento della qualità dei nostri prodotti agricoli guardando con attenzione a nuove varietà performanti, succose e dal gusto acceso; capire come sostenere l’ambiente migliorando la qualità dei nostri prodotti” afferma Anita Minisci, direttore commerciale dell’OP Carpe Naturam.
“Per questo, considerando le grandi potenzialità del nostro territorio, abbiamo introdotto nella produzione agrumicola una qualità di arancia Navel con una buccia di colore arancione intenso e una polpa di colore rosa intenso: l’arancia Cara Cara. Brevetto californiano, questa arancia ha un basso profilo acidulo, un gusto dolce e un’alta concentrazione di licopene rispetto ad altre arance. Novità sul mercato, ottima per consumo da tavola e nella preparazione di insalate. Particolarmente succosa questa arancia trova nella piana di Sibari la sua collocazione ideale” continua Minisci.
“Il nostro microclima ben si presta a garantire alti livelli di gusto. Per far arrivare al consumatore finale la qualità del prodotto in forma più eco sostenibile possibile, abbiamo valutato insieme al nostro partner Carby Label, che ci fornisce etichette e soluzioni di etichettatura per i nostri prodotti, una doppia soluzione: un bollino compostabile che va direttamente sulle arance e rende immediatamente leggibile la qualità dell’agrume e un’etichetta a bandiera in carta che completa la rete in cellulosa delle Cara Cara” prosegue Minisci.
Il bollino applicato sulle arance è un bollino compostabile con frontale certificato FSC® (C149816) e fa parte delle soluzioni ecosostenibili proposte nel progetto Carby Green della Carby Label, azienda specializzata nella produzione di etichette e soluzioni di etichettatura per il settore ortofrutticolo.
L’etichetta a bandiera Cara Cara, invece, è in cartoncino Termico Top, con frontale certificato FSC® e BPA Free. È un’etichetta non adesiva smaltibile come carta, anche questa rientrante nelle soluzioni green proposte dalla Carby Label.
“Riteniamo fondamentale ricercare sempre soluzioni che meglio soddisfino la possibilità di comunicare un prodotto o le sue caratteristiche e la necessità di preservare l’ambiente attraverso l’uso di materiali compostabili. Meno plastica=più vantaggi per tutti” conclude Minisci.
Fonte: https://www.freshplaza.it/article/9710794/arance-cara-cara-nuovo-pack-ed-etichetta-ecosostenibile/
